Aggiornato in questi giorni il medagliere stagionale con gli ultimi successi. Quando mancano ancora importanti eventi internazionali per finire la stagione superata abbondantemente quota 100

Roma – Ad un certo punto abbiamo smesso di contarle, perché gli eventi internazionali si sono succeduti con estrema velocità e le vittorie anche. Avremmo voluto ricordare degnamente la medaglia n. 100 di questo incredibile 2022, ma alla fine abbiamo perso il conto. Adesso però è ufficiale: quando ancora mancano importanti manifestazioni come i Mondiali Strada in Australia, quelli Marathon in Danimarca e quelli Pista di Parigi (per citarne alcuni), il numero complessivo di medaglie conquistate dalle nostre Nazionali agli Europei, Mondiali e Giochi del Mediterraneo è di 115!

Si tratta di un record: sicuramente per la Federazione Ciclistica Italiana, forse anche per il mondo dello sport italiano.

Centoquindici medaglie: un bottino che solo qualche anno fa sarebbe apparso impossibile, che fa impallidire le già numerose medaglie dello scorso anno, 97, e che supera di slancio e abbondantemente quota 100.

Crediamo sia la migliore risposta a tanti.

A quanti, nei mesi passati, hanno messo in dubbio la bontà delle scelte tecniche senza attendere prima di vederne l’effetto. A coloro che hanno parlato (e scritto) della crisi del ciclismo italiano basando le proprie considerazioni solo sui risultati dei professionisti (a loro consigliamo, inoltre, di attendere la fine della stagione). E’ una risposta a chi lamenta la carenza di un ricambio generazionale, come se le 23 medaglie provenienti dagli juniores e le 17 degli U23 non fossero significative; ed anche a chi bofonchia sommessamente ‘si ma, dalla strada…’: sono 12 le medaglie (13 in tutto il 2021).

E’ la risposta a coloro che non percepiscono appieno che il ciclismo italiano è una grande famiglia fatta di tante componenti: strada (12 medaglie), fuoristrada (21), paraciclismo (41), pista (41); ed anche a chi racconta (per essere poi smentito) di possibili frizioni tra i CT, quando invece uno dei segreti di questi successi è proprio il rinnovato affiatamento e organizzazione del comparto tecnico. Ci sarebbe poi da raccontare di discipline che salgono sul podio dopo lustri di anonimato (velocità) e di altre che si confermano a distanza di un anno, dimostrando che non siamo al cospetto di un fuoco di paglia (BMX).

Avremo modo di stilare un bilancio più dettagliato alla fine dell’anno, intanto crediamo che queste 115 medaglie meritino di essere ricordate e valorizzate. Lo meritano soprattutto i veri protagonisti di queste imprese: atleti e società sportive.

Antonio Ungaro

Qui il medagliere 2022 aggiornato (il dato di 113 medaglie non tiene conto dei due ori dei Giochi del Mediterraneo)