RELAZIONE DI FINE MANDATO

Carissime Società Lombarde,
è a voi che mi rivolgo principalmente per riassumere ciò che in questi quattro anni è stato fatto dal Comitato Regionale della Lombardia.
Non vi nascondo che questo mandato è stato segnato pesantemente dall’improvvisa scomparsa dell’amatissimo e stimatissimo vicepresidente Adriano Borghetti.
Adriano costituiva un elemento portante del nostro consiglio direttivo, che ci ha consentito di impostare un organigramma particolarmente funzionale e formato da persone valide, competenti e animate dalla stessa volontà di portare in alto il CRL. I risultati infatti sono stati da subito lusinghieri.
La seconda parte di questo quadriennio, senza Borghetti, è stata un po’ più faticosa, per lo sbilanciamento di alcuni equilibri interni, ma anche in questo periodo più difficile non sono mancate le soddisfazioni derivanti dai grandi risultati agonistici dei nostri atleti, sia in campo nazionale che internazionale.
Dal punto di vista dei tesseramenti possiamo ritenerci soddisfatti perché, nonostante l’inesorabile ed inevitabile calo, i nostri valori sono sempre stati migliori rispetto ai numeri che si sono registrati su scala nazionale.

ATTIVITÀ AGONISTICA

Sono aumentati i partecipanti alle gare del fuoristrada. In particolare, si riscontra il grande successo del Trofeo Lombardia di ciclocross.
Per onor del vero bisogna ammettere che la mancanza dell’attività invernale su pista, dovuta alla chiusura dell’unico velodromo coperto (Montichiari), ha agevolato l’incremento sia delle gare organizzate, che del numero di iscritti a questo nostro circuito.
In questo settore abbiamo avuto un evidente miglioramento per quanto riguarda i risultati, con i successi sia nelle classifiche finali di Coppa Italia che ai campionati italiani di MTB e di ciclocross e per quanto riguarda il mero spirito di appartenenza e di legame alla maglia verde della Lombardia.

Abbiamo aumentato le trasferte all’estero per la categoria juniores. Attività che riteniamo essere di fondamentale importanza anche per il lavoro di selezione e reclutamento del CT della nazionale. Il programma del 2020 includeva le trasferte anche per il settore pista e fuoristrada, ma purtroppo la pandemia ha impedito di portare a termine questo progetto, che resterà comunque valido e interessante anche per la gestione futura.
Abbiamo vinto campionati nazionali in tutte le categorie e in tutte le specialità, sia in strada che su pista, nelle categorie giovanili e juniores M/F.
Numerosi sono stati i titoli conquistati anche nel crescente settore della BMX

Abbiamo inventato (anche in questo caso siamo stati i primi) il “campionato regionale virtuale”, per la categoria juniores, che è nato da un’idea della STR ed ha visto poi il coinvolgimento di tutti per evadere in modo goliardico da quel clima di depressione che ci stava soffocando durante il lockdown.

La ripresa dell’attività di questa anomala stagione è iniziata sotto il segno di un’importante e, oserei dire unica, manifestazione all’interno dell’Autodromo di Monza, denominata GIORNATA DEL CICLISMO LOMBARDO, alla quale hanno partecipato più di 1.000 atleti e atlete delle diverse categorie. Un successo organizzativo promosso e sostenuto dal CRL, con la fattiva e preziosa collaborazione del CP Monza e Brianza e di tre società storiche del nostro territorio.

Nel settore paralimpico, con il supporto della nostra commissione, sono state organizzate una quindicina di gare ogni anno e abbiamo ottenuto grandi risultati con i nostri atleti lombardi: 12 campionati del mondo, 22 tappe di coppa del mondo, 66 campionati italiani e numerosi premi e maglie rosa al Giro d’Italia di HandBike

Nell’ambito amatoriale abbiamo avuto per due anni il campionato italiano su strada sul nostro territorio, con ottimi risultati dei nostri atleti, che hanno vestito con orgoglio la maglia della nostra rappresentativa regionale.
Abbiamo poi sperimentato, con un risultato finale eccellente, la combinazione organizzativa della categoria amatoriale insieme a quella agonistica giovanile, nella cronometro di Morimondo.

Il ciclismo giovanile lombardo gode di buona salute.

Fino allo scorso anno avevamo 2.700 tesserati da G1 a G6 di cui circa 400 bambine. Quest’ultime sono sempre state il punto debole del movimento giovanile poiché dal 2010 il loro numero è costantemente sceso, invece nel 2019 il numero è cresciuto grazie alla promozione e anche al fatto di essere l’unica regione in Italia che organizza due gare a stagione esclusivamente femminili e al lavoro di stimolo nelle premiazioni delle ragazze.
Restiamo anche di gran lunga la regione con più manifestazioni organizzate (303 Lombardia, il veneto secondo ne organizza 222). Tra i primi 10 CCPP d’Italia che organizzano più gare giovanili noi ne abbiamo ben 6, con Bergamo al primo posto.
In questo quadriennio abbiamo promosso tantissimo l’attività alternativa e questo è il vero motivo per cui organizziamo così tante gare, il 17,5% delle nostre manifestazioni, infatti è composto da attività alternative. Tra i grandi CCRR solo la Toscana raggiunge un risultato migliore del nostro (18,5%).
In questo quadriennio, le nostre società sono sempre andate a podio nel Meeting nazionale di giovanissimi e una volta lo abbiamo anche vinto. Nel Trofeo Coni siamo arrivati 3° nel 2018 e 2° nel 2019.
Siamo la regione con il maggior numero di scuole di ciclismo riconosciute dalla FCI, e diverse ne stanno nascendo.
Per quel che riguarda il 2020, siamo stati i primi in Italia ad organizzare una gara su strada per i giovanissimi il 3 agosto, in provincia di Brescia, e siamo riusciti a garantire, grazie alle società, almeno una gara per domenica (arrivando anche a 3 gare) fino a fine stagione.

ATTIVITÀ DI FORMAZIONE

  • All’inizio del quadriennio abbiamo organizzato un corso di comunicazione, finalizzato ad ottimizzare le relazioni interne ed esterne, dedicato a tecnici, dirigenti e collaboratori del CRL.
  • Nell’ambito della formazione abbiamo promosso un corso itinerante, presso nostri CP, dal titolo: Padri & Figli. Degli incontri nei quali si è favorito un confronto che deve contraddistinguere lo spirito ludico nell’attività giovanile.
  • Abbiamo formato 1.162 nuove figure, di cui 829 nel comparto sicurezza (668 ASA, 46 ASTC, 64 MT, 5 SC, 18 DC e 28 Giudici di gara) e 333 tecnici (263 di 1° livello e 70 di 2° livello).

OBIETTIVI

  • Abbiamo aumentato i contributi ai Comitati Provinciali per sostenere fattivamente l’attività di base e ci siamo sempre resi disponibili a contribuire alle spese dei campionati regionali che hanno evidenziato particolari criticità organizzative, con costi particolarmente onerosi.
  • Abbiamo sostenuto e supportato il comune di Crema al fine di ottenere il contributo governativo che consentirà di iniziare i lavori di ristrutturazione e messa a norma del velodromo Pierino Baffi e ho partecipato attivamente alla progettazione del nuovo impianto di pump-track e freestyle che sorgerà all’esterno del velodromo Vigorelli.
  • Abbiamo ottenuto un risultato parziale per l’abolizione dei vincoli regionali, in quanto oggi la partecipazione degli atleti juniores nelle delegazioni delle rappresentative regionali è regolata dalla residenza dell’atleta stesso e non più dall’affiliazione della società per cui l’atleta è tesserato.
  • Abbiamo iniziato a dialogare con il CSI per fare inserire il ciclismo tra le attività oratoriali dei campus estivi. Un’azione sicuramente propedeutica alla promozione giovanile della nostra disciplina sportiva.
  • Abbiamo affrontato con convinzione e determinazione la spinosa vicenda della cooptazione del vicepresidente, dopo la morte di Borghetti, nella quale la Segreteria Generale ci aveva indotto in errore, sanando definitivamente questa posizione.
  • Abbiamo riorganizzato, dopo più di un decennio, la festa del ciclismo lombardo, nella quale siamo andati a premiare gli atleti lombardi che si sono distinti nella stagione, vincendo campionati italiani, europei e mondiali.
  • Abbiamo acquistato un nuovo pullmino e un’ammiraglia (usata) che consentiranno al CRL una maggiore autonomia nella gestione delle trasferte.
  • Tutto ciò è stato possibile anche grazie ai 56.500 euro di sponsorizzazioni che hanno compensato in parte il taglio dei contributi federali. Grazie davvero ai nostri partners, in particolar modo ROSTI dei fratelli Alborghetti e MVS Multivendor Service dell’amico Massimo Bartolini.

RINGRAZIAMENTI

  • Alle commissioni: Giudici di Gara, Direttori di Corsa, Motostaffette, Giudice Sportivo e il responsabile delle relazioni esterne;
  • A tutti i componenti delle Strutture Tecniche: Strada, Pista, fuoristrada, paralimpico, promozionale giovanissimi e amatoriale/cicloturistico;
  • A tutti i componenti del consiglio direttivo;
  • A tutti i Comitati Provinciali: presidenti e consiglieri tutti, che in questo quadriennio hanno lavorato sodo per l’attività di base.
  • Ai collaboratori del CRL: Patrizia Calcagnì (che ha preso il posto di Giovanni Lorenzon, passato al Centro Studi nazionale), Laura Lupieri e Andrea Leoni.

CONCLUSIONI

Oggi lascio questo incarico importante e prestigioso con la consapevolezza di aver fatto del mio meglio per questo Comitato e con la speranza che chi mi succederà potrà trovare beneficio in questa impronta che ho lasciato.

ANNUNCIO FINALE

Grazie ai riscontri positivi che ho ricevuto sul mio operato, come presidente del CR più importante d’Italia, al consenso della larga maggioranza dei delegati lombardi che voteranno all’assemblea nazionale e alle numerose sollecitazioni che ho ricevuto da tutto il resto d’Italia,  ho deciso di mettere a disposizione della Federazione Ciclistica Italiana la mia esperienza e la mia competenza. Per questi motivi e per la passione che ho per il ciclismo vi annuncio che da oggi scendo ufficialmente in campo per la corsa alla presidenza nazionale.

Da oggi è attivo il mio sito: www.cordianodagnoni.it